Serata in Giallo di Antonello Lotronto e Mario Corte (Digamma, Roma, 1995), è la prima collana di murder party apparsa in Italia. I giocatori sono invitati ad una “serata in giallo”, nel corso della quale tutti potranno calarsi nel ruolo di uno dei protagonisti della vicenda. Il gioco si svolge in “atti” dal sapore teatrale e, a differenza dei tradizionali murder party inglesi, non prevede un numero rigoroso di partecipanti. Se si è in tanti, è sempre possibile, infatti, aggiungere una “squadra investigativa” formata da un numero imprecisato di partecipanti.
Contenuto di ogni scatola:
– Una introduzione alla vicenda
– Gli inviti per i partecipanti alla serata
– I copioni dei personaggi
– Gli indizi materiali
– Un menù consigliato
Come si gioca: l’organizzatore invita i propri amici ad una serata in giallo che si svolgerà, preferibilmente, nel corso di una cena. All’arrivo degli ospiti vengono consegnati i copioni . L’organizzatore concede quindi dieci-quindici minuti per la loro lettura ed avverte che al termine, ciascuno degli invitati diventerà il personaggio interpretato. Il gioco si sviluppa nel corso di alcuni “atti”, che hanno una durata fissata dallo stesso organizzatore, all’inizio dei quali possono essere distribuiti dei nuovi indizi. Al termine dell’ultimo atto ogni giocatore scrive su un foglio di carta “chi, come è perché” ha commesso il crimine. Chi più si avvicina alla soluzione del caso è il vincitore della serata. Il “colpevole” vince se nessun giocatore lo ha indicato come tale. Se si è in tanti, l’organizzatore può distribuire i giocatori in eccesso in due o più squadre investigative.
Per la collana sono apparsi i seguenti titoli:
– Il mistero del nuraghe (minimo 5 giocatori – 3 donne, 2 uomini) (1995)
– Sangue blu (minimo 6 giocatori – 3 donne, 3 uomini) (1996)
– Luna di miele sul Nilo (minimo 7 giocatori – 3 donne, 4 uomini) (1996)
I casi, ancora disponibili, possono essere richiesti all’editore: www.digamma.com